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Twain, Mark.

Pseudonimo di Samuel Langhorne Clemens. Scrittore statunitense. Visse gli anni della sua infanzia a Hannibal, un villaggio fluviale che in seguito recupererà nell'ambientazione di alcune delle sue opere maggiori. La morte del padre, avvenuta nel 1847, costrinse T., allora dodicenne, ad abbandonare gli studi e a svolgere svariati mestieri, tra cui spicca quello di pilota di battelli sul Mississippi; dal linguaggio dei battellieri avrebbe mutuato, infatti, nel 1863, il suo pseudonimo, che significa segna due, vale a dire due tese di profondità. Svolse l'attività di giornalista in varie testate, tra cui il “Morning Call” di San Francisco. Al 1865 risale il suo primo racconto di successo (di carattere umoristico), Il celebre ranocchio saltatore della contea di Calaveras, pubblicato sul “Saturday Press” di New York. Con lo stesso titolo apparve, due anni più tardi, la sua prima raccolta narrativa, seguita nel 1869 da Gli innocenti all'estero, una sorta di resoconto di viaggi in Europa e in Terrasanta (allo stesso genere appartiene Vita dura del 1872). Il successo di T. è legato comunque ai due grandi romanzi Le avventure di Tom Sawyer, (1876) e Le avventure di Huckleberry Finn (1885), che pongono entrambi al centro le vicende di un ragazzo in contrasto con le convenzioni della società che lo circonda; la figura di Huckleberry Finn, in particolare, incarna un forte desiderio di libertà, che si concretizza nella sua avventurosa vita fluviale. Interessante è il linguaggio adottato da T.: popolare, dialettale, ispirato alla vivacità del parlato. Tra le altre opere di rilievo dello scrittore (che si segnalò anche come conferenziere di successo in America e in Europa) figurano i romanzi Il principe e il povero (1882), duro attacco contro le ingiustizie sociali, che racconta le conseguenze dello scambio di identità tra un principe e un mendicante nell'Inghilterra del XVI sec.; Un americano alla corte di re Artù (1889), sogno di un americano di vivere nella Britannia arturiana e di portare in questa arretrata civiltà i progressi del mondo americano moderno; La tragedia di Wilson lo zuccone (1894), romanzo poliziesco che unisce al tema del problema razziale quello dell'innata cattiveria dell'animo umano. Durante la fase finale della sua carriera, costellata da disgrazie familiari e problemi economici, furono pubblicate opere di carattere filosofico, come L'uomo che corruppe Hadleyburg (1900). Alcuni scritti di T. furono pubblicati postumi: tra questi l'Autobiografia (2 volumi, 1924) e i Notebooks (1935) (Florida, Missouri 1835 - Redding, Connecticut 1910).